martedì 23 agosto 2016

STORIA E RICCHEZZA

Plutarco, nato attorno al 45 d.C. nella cittadina di Cheronea in Beozia, scrive la biografia di Pelopida e, nel capitolo tre della sua opera Vite Parallelelo descrive con queste parole: 
"Pelopida, figlio di Ippoclo, nacque da famiglia di buona reputazione a Tebe, come Epaminonda. Allevato in grande agiatezza e avendo, ancor giovane, ereditato un cospicuo patrimonio, si dette a soccorrere quanti tra i bisognosi e gli amici lo meritavano, per mostrare che era veramente padrone delle proprie ricchezze e non schiavo. Infatti come dice Aristotele, della maggior parte degli uomini alcuni non ne fanno uso per spilorceria, altri ne abusano per intemperanza, e in tal modo questi vivono sempre schiavi del benessere, quelli degli interessi". 
Con queste parole Plutarco ci insegna che non bisogna né spendere denaro per soddisfare ogni proprio bisogno e né risparmiare sempre per accumulare, perché gli eccessi con le ricchezze ci rendono prigionieri: chi spende troppo è schiavo del benessere, chi  poco è servo degli interessi.
Ecco un'immagine di Plutarco. 

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